Bolzanism

Titolo: BolzanismAnno: 2017Autore: Cooperativa 19 + Campomarzio

Foto: Marco Vitale

Bolzanism, attraverso uno studio ed un riscontro diretto sul campo con i cittadini, ha tentato di ricostruire e rappresentare l’evoluzione dell’abitare, dall’epoca della loro costruzione ad oggi, di alcuni tra i più significativi complessi residenziali popolari del ‘900 a Bolzano, cellule base nelle produzione dei quartieri Don Bosco ed Europa-Novacella (i Pifferi di R. Veneri e O.Zoeggeler, i Supercondomini di G. Garbini, il Giorno e Notte di M. Aquilina e R. Veneri, il Lotto 1 di C. Aymonino e le Inglesine di Darbourne & Darke). Lo studio della dinamica evolutiva della città, la scelta di alcuni complessi rappresentativi (sia per l’architettura che per chi li ha progettati) e l’organizzazione di incontri – come feste di condominio e momenti di riflessione – con gli inquilini, hanno avviato un processo di confronto che ha coinvolto le persone stesse nella ridefinizione della propria identità collettiva e nell’immaginare il futuro della comunità coniugandolo con nuovi strumenti e nuove interpretazioni.L’obiettivo è stato quello di stimolare una presa di coscienza da parte degli abitanti della storia del proprio caseggiato e della relazione tra questa e la storia del quartiere e della città, e di ottenere dagli inquilini la narrazione individuale della propria “micro-storia”. Raccontando agli abitanti la storia delle loro case si è gettato il seme per recuperare e supportare la dimensione identitaria sottesa al vivere nei caseggiati sociali sviluppando un collegamento tra storia individuale e collettiva, per innescare un processo di condivisione e rendere gli stessi cittadini portatori attivi e partecipi di una visione sullo sviluppo della città.

Titolo: BolzanismAnno: 2017Autore: Cooperativa 19 + Campomarzio

Foto: Marco Vitale

Bolzanism, attraverso uno studio ed un riscontro diretto sul campo con i cittadini, ha tentato di ricostruire e rappresentare l’evoluzione dell’abitare, dall’epoca della loro costruzione ad oggi, di alcuni tra i più significativi complessi residenziali popolari del ‘900 a Bolzano, cellule base nelle produzione dei quartieri Don Bosco ed Europa-Novacella (i Pifferi di R. Veneri e O.Zoeggeler, i Supercondomini di G. Garbini, il Giorno e Notte di M. Aquilina e R. Veneri, il Lotto 1 di C. Aymonino e le Inglesine di Darbourne & Darke). Lo studio della dinamica evolutiva della città, la scelta di alcuni complessi rappresentativi (sia per l’architettura che per chi li ha progettati) e l’organizzazione di incontri – come feste di condominio e momenti di riflessione – con gli inquilini, hanno avviato un processo di confronto che ha coinvolto le persone stesse nella ridefinizione della propria identità collettiva e nell’immaginare il futuro della comunità coniugandolo con nuovi strumenti e nuove interpretazioni.L’obiettivo è stato quello di stimolare una presa di coscienza da parte degli abitanti della storia del proprio caseggiato e della relazione tra questa e la storia del quartiere e della città, e di ottenere dagli inquilini la narrazione individuale della propria “micro-storia”. Raccontando agli abitanti la storia delle loro case si è gettato il seme per recuperare e supportare la dimensione identitaria sottesa al vivere nei caseggiati sociali sviluppando un collegamento tra storia individuale e collettiva, per innescare un processo di condivisione e rendere gli stessi cittadini portatori attivi e partecipi di una visione sullo sviluppo della città.